Bolzano, 27 luglio 2019 – La rinomata gara di corsa estrema in montagna lungo l’alta via “Hufeisentour” nelle Alpi Sarentine si svolge dal luglio 2013. Ma in sei anni, non era mai successo che al termine dei 121 chilometri con 7554 metri di dislivello due atleti tagliassero il traguardo contemporaneamente: Josef Thaler della Val d’Ultimo e Gerald „Sancho“ Fister di Finkenstein (Austria), oggi si sono divisi il trionfo in uno dei trail più impegnativi al mondo.
I due hanno completato l’alta via “Hufeisentour” in incredibili 17h43’00”, mancando il primato del percorso stabilito da Daniel Jung di Naturno (17h34’37”) di soli otto secondi e mezzo. Ma anche senza record, Josef Thaler e Gerald Fister si sono detti estremamente soddisfatti. “Sono felicissimo. La gara è molto tecnica. Siamo partiti con un ritmo sostenuto e lungo l’itinerario abbiamo combattuto un duello davvero emozionante. A cinque chilometri dal traguardo, io e Josef (Thaler, ndr) abbiamo deciso di arrivare insieme. Avremmo potuto anche continuare la sfida, ma avremmo rischiato che alla fine ne avrebbe tratto profitto qualcun altro”, ha dichiarato al traguardo Gerald Fister, il primo non altoatesino a vincere la rinomata Südtirol Ultra Skyrace.
Josef Thaler, invece, ha proseguito la tradizione dei vincitori altoatesini affiancandosi ad Alexander Rabensteiner di Chiusa (4 vittorie) e a Daniel Jung (2). “Non mi aspettavo di vincere, anche se mi ero preparato davvero a fondo per la gara. Vivo in montagna e quindi so come muovermi su questo tipo di terreno. In una maratona in pianura probabilmente non sarei neanche arrivato, non fa per me. Correre davanti alla propria famiglia e agli amici è sempre una cosa speciale, ma è anche difficile. Questa vittoria è certamente la più importante della mia carriera finora”, ha commentato Thaler di S. Valburga in Val d’Ultimo.
Ottima terza piazza per Bosatelli
Per buona parte della gara era sembrato che dovesse essere Oliviero Bosatelli a trionfare nella Südtirol Ultra Skyrace 2019. Nella tratta tra il Rifugio Kesselberg e San Genesio, invece, i suoi due avversari più forti sono riusciti a lasciarselo alle spalle relegando il bergamasco al terzo posto. Un risultato di cui il vigile del fuoco è soddisfatto: “È davvero un peccato che la prima parte della gara abbia luogo di notte e che quindi non si possa vedere il fantastico panorama. Purtroppo ho perso il treno, quando i due vincitori mi hanno superato, ma il terzo posto è un ottimo risultato in una gara tanto tecnica. Complimenti agli organizzatori. Il percorso è segnalato perfettamente, è praticamente impossibile perdersi.”
Tra i concorrenti tedeschi ha conseguito il miglior risultato, la quinta piazza, Matthias Dippacher (Oy-Mittelberg) a pari merito con l’altoatesino Josef Blasbichler. Un altro grande favorito, l’altoatesino Peter Kienzl, ha dovuto ritirarsi a causa di problemi allo stomaco.
Ildiko Wermescher prima non altoatesina in cima al podio
In campo femminile si è imposta l’ungherese Ildiko Wermescher, residente a Landsberg am Lech, con un tempo di 22h02’52”. La 54enne è la prima non altoatesina a vincere la Südtirol Ultra Skyrace. “È stata durissima, anche se le condizioni sono state ottime. Il percorso è semplicemente straordinario”, ha commentato la Wermescher, che lo scorso anno si era piazzata seconda e che, rispetto allo scorso anno, è migliorata di oltre 27 minuti. Il secondo e il terzo posto sono andati alla beniamina sarentina Regina Spieß e all’elvetica Julia Fatton.
Südtirol Skyrace: Depaoli trionfa nella prova maschile – la Kessler manca il primato del percorso
Sulla distanza di 69 chilometri e 3930 metri di dislivello, il trentino Mattia Depaoli si è rivelato imbattibile. Alla sua terza partecipazione l’atleta dell’Altopiano di Vigolana, terzo due anni fa, è riuscito a imporsi in 7h32’53”. Hanno completato il podio il gardenese Christian Stuffer (7h43’22”) e il tedesco Oliver Helmboldt (7h50’31”).
Molto avvincente anche la gara femminile. Julia Kessler si è posta in vantaggio già a Sarentino quando, dopo 42 chilometri, ha affrontato gli ultimi 27 senza fermarsi al ristoro. Alla fine ha vinto in 8h38’51”, mancando però il record del percorso stabilito dalla tedesca Daniela Ömus nel 2017 di poco più di 6 minuti. Irene Senfter (Lana) e l’elvetica Kerstin Dusch si sono piazzate seconda e terza.
Südtirol Sky Marathon: Perkmann e Thaler stabiliscono nuovi primati
Sulla distanza della maratona con 2863 metri di dislivello inizialmente sembrava delinearsi una battaglia epica tra il due volte vincitore Daniel Rohringer (Austria), il detentore del record del percorso Andrea Reiterer (Avelengo) e Hannes Perkmann (Val Sarentino). Rohringer e Reiterer, invece, si sono dovuti ritirare per infortuni, mentre Perkmann ha proseguito come un treno verso il suo paese di origine. Sotto la Forcella di Sarentino il 26enne è stato colpito da forti crampi ma è riuscito a riprendersi e a concludere la gara fermando il cronometro, per la prima volta nella storia della Sky Marathon altoatesina, sotto le quattro ore, a 3h58’05”. La sua arrampicata dalla conca di Bolzano sul Corno del Renon è stata semplicemente sensazionale, con sole 2h00’02”. Al secondo posto si è piazzato l’ex biatleta norvegese, Kristian Aslerud (4h32’14”), Georg Widmann di Termeno ha concluso terzo (4h33’25”).
Nuovo record del percorso anche per le donne: con 5h08’38”, Edeltraud Thaler ha letteralmente polverizzato il vecchio primato. Per la grand dame della corsa in montagna altoatesina si è trattata della seconda vittoria consecutiva nella Südtirol Sky Marathon. Anna Clipet di Karlsruhe (Germania) e la vincitrice della Ultra Skyrace 2017 Maria Kemenater affiancheranno la Thaler sul podio nelle premiazioni di domenica.
Südtirol Sky Trail: vittoria mozzafiato per Brugger – la Gräber sfiora il record
Tra due duellanti il terzo gode. Così è, anche nel Südtirol Sky Trail. Nella salita agli Omini di Pietra, a dettare il ritmo sono stati Thomas Holzmann (San Genesio) e Armin Gögele (Tesimo). Poi è iniziata la rimonta di Hans Rudi Brugger, ex capitano dell’FC Südtirol. A San Genesio ha superato Gögele, qualche centinaia di metri prima del traguardo ha passato Holzmann, che ha subito accelerato costringendo Brugger a una volata. Alla fine, il 38enne è riuscito a imporsi con un tempo di 2h16’53” e tre secondi su Holzmann, mentre Gögele ha concluso terzo.
Il terzo primato di questo fine settimana è stato stabilito da Anna Gräber. L’atleta di Perca ha completato i 27 chilometri con 1067 metri di dislivello da Sarentino a Bolzano in 2h36’56”. Con oltre 20 minuti di ritardo, la trentina Elena Tomè si è piazzata seconda mentre l’austriaca Sophie Beringer ha concluso terza.
Già prima del via, la 7ª edizione della Südtirol Ultra Skyrace ha registrato un ulteriore record: quello del numero di concorrenti, con ben 850 iscrizioni. La gara di corsa estrema in montagna lungo l’alta via “Hufeisentour” nelle Alpi Sarentine è organizzata dall’omonima associazione sportiva in collaborazione con i suoi partner Sportler, Dynafit e Raiffeisen.
Foto: Patrick Schwienbacher
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