Sarentino, 23 maggio 2019 – Il comune più grande per estensione dell’Alto Adige si arricchisce di un’attrazione gastronomica: 11 ristoranti si sono riuniti per costituire “mitnondur” (ossia “insieme” in dialetto sarentino) simbolicamente il “ristorante più grande dell’arco alpino”. Per attirare potenziali ospiti, i ristoratori puntano anche su un’ulteriore particolarità: nella preparazione delle varie delizie proposte, gli chef danno la massima importanza all’utilizzo di prodotti della Val Sarentino e dell’Alto Adige, con l’effetto di rafforzare anche i cicli economici locali. Giovedì questa straordinaria iniziativa gastronomica è stata presentata al pubblico al Parkhotel Laurin di Bolzano.
Nella destinazione turistica Val Sarentino, l’offerta gastronomica è molto vasta. Da un lato, perché il comune più grande per estensione dell’Alto Adige vanta ben 1200 posti a sedere nei suoi ristoranti. Dall’altro, perché la scelta spazia da trattorie con il tipico fascino delle tradizionali locande altoatesine a eleganti ristoranti di alto livello con la cucina più raffinata e ricercata. Piaceri della tavola a livelli diversi, dunque, e con svariate sfaccettature.
Questa diversità è rispecchiata anche dalle 11 strutture partner dell’iniziativa “mitnondur“, ossia l’Alpes Bad Schörgau, il ristorante Braunwirt e l’albergo Höllriegl a Sarentino, l’albergo Sonne a Campolasta, l’hotel Rabenstein a Mules, l’hotel Feldrand a Riobianco, il Penserhof a Pennes, la trattoria Elisabeth a Campolasta, il Boutique Hotel Kircher e il ristorante Sunnolm a San Martino e il Fischerwirt a Valdurna. Insieme, nei prossimi mesi intendono entusiasmare con le loro delizie ospiti dall’Italia e dall’estero.
“Nel suo menu, ogni chef dedica una pagina a “mitnondur”, su cui propone piatti da buongustai creati appositamente per questo appuntamento con i sapori locali. Praticamente dei must che bisogna assaggiare assolutamente. Nel corso dell’anno, gli chef variano il menu di modo da consentire ai loro ospiti di assaggiare specialità sempre nuove. Ai buongustai, quindi, consigliamo di passare ripetutamente al loro ristorante preferito”, illustrano Sonia Florian, presidentessa dell’Associazione Turistica Val Sarentino e Günther Kröss, presidente della sezione Val Sarentino del HGV all’unisono.
Il progetto “mitnondur” è caratterizzato da una seconda particolarità non irrilevante. Nella preparazione delle loro prelibatezze, gli chef danno molta importanza all’utilizzo, se possibile, di prodotti esclusivamente della Val Sarentino o dell’Alto Adige. “In questo modo, anche le aziende locali e i produttori dei dintorni traggono vantaggio da questa cooperazione unica e sostenibile, in particolare il turismo e le aziende agricole, che qui vanno mano nella mano. Insieme. O, come si dice da noi in Val Sarentino, mitnondur”, sottolinea Günther Kröss, che ha presentato il progetto in occasione di una conferenza stampa al Parkhotel Laurin assieme a Gregor Wenter (portavoce del gruppo “mitnondur”), Walter Perkmann (amministratore delegato dell’Associazione Turistica Val Sarentino) e Michael Oberhöller (portavoce dei produttori locali).
Per richiamare l’attenzione del pubblico sull’iniziativa “mitnondur”, ogni anno, a maggio, le 11 strutture associate organizzeranno un evento open air. Quest’anno, al termine della conferenza stampa di giovedì, al Park Hotel Laurin ha avuto luogo l’Aperitivo Lungo sarentino. Accompagnati da buona musica sono stati serviti cocktail colorati e piccole delikatessen legate alla Val Sarentino. L’intera squadra di “mitnondur” e i fornitori della Val Sarentino hanno colto l’occasione per presentarsi al pubblico, mentre alcuni chef delle singole strutture hanno dato sfoggio della loro arte. Non è mancato neanche l’artigianato locale sarentino con Sarner Gschick e le contadine del servizio catering “Ollerhond Selbergmochts”.
Un’apertura riuscita, insomma, per la squadra di “mitnondur” che nei prossimi mesi, naturalmente, spera di poter deliziare numerosi ospiti con le loro specialità.
Foto: Alex Filz
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