Bolzano, 18 luglio 2019 – Da settimane, centinaia di ciclisti attendono con impazienza il Giro delle Dolomiti. Domenica 21 luglio, finalmente, l’attesa finisce e il Giro delle Dolomiti 2019 prende il via con la prima tappa sul Renon. Nel corso della settimana, i partecipanti provenienti da 25 nazioni diverse percorreranno oltre 650 chilometri di Alto Adige, Trentino e Veneto superando oltre 10.000 metri di dislivello.
Sono sei le tappe che i partecipanti al Giro devono completare entro sabato 27 luglio. Sei tappe che soddisfano tutti i gusti. Se la prima tratta, quella sul Renon, di quasi 52 chilometri e 1200 metri di dislivello, può essere considerata di riscaldamento, con la seconda inizia la vera sfida. Lunedì, infatti, i ciclisti si devono arrampicare sul Passo delle Erbe partendo dalla Val di Funes: 133,6 chilometri e 1920 metri di dislivello. Solo 24 ore dopo, i 600 concorrenti affrontano un’impresa ancora più ardua, la tappa più lunga del Giro che, con 175,9 chilometri e 2938 metri di dislivello, per la prima volta in 40 anni conquista il Passo Fedaia.
Dopo la tradizionale giornata di riposo, il Giro delle Dolomiti prosegue giovedì 25 luglio con la quarta tappa (126,3 chilometri/2161 metri di dislivello). Per la prima volta, il nastro di partenza è teso a Brunico, da dove i ciclisti devono affrontare il Passo Valparola. Venerdì 26 luglio, la quinta giornata, conduce i concorrenti sull’Alpe di Siusi (80,1 chilometri/1596 metri di dislivello), mentre sabato il Giro delle Dolomiti si conclude con la cronosquadre attorno a Cortina sulla Strada del Vino. La particolarità del Giro delle Dolomiti è il suo formato. Gran parte delle singole tappe, infatti, viene percorsa in gruppo e a velocità controllata. È solo una breve tratta, solitamente di una decina di chilometri, che acquista carattere competitivo e in cui il tempo è cronometrato in condizioni di traffico sospeso. Un formato apprezzato dai partecipanti ormai da decenni.
Una pedalata nell’Alto Adige del gusto
“Ogni anno il Giro delle Dolomiti attira ciclisti di alto livello come il terzo classificato dello scorso anno Manuel Giacomelli, Eduard Rizzi della Val Sarentino o la vincitrice dell’ultima edizione, Monika Dietl. Per gran parte dei partecipanti, lo scopo è quello di andare alla scoperta della varietà dell’Alto Adige in sella alla loro bici da corsa. Ad alcune tappe partecipano anche atleti professionisti, ad esempio l’asso della discesa libera Peter Fill e, probabilmente, l’ex ciclista professionista bolzanino Manuel Quinizato. Ci auguriamo una settimana priva di infortuni, bel tempo e che i ciclisti si trovino bene qui da noi”, dichiara il direttore del comitato organizzatore Simon Kofler.
Una novità del Giro delle Dolomiti sono le toilette mobili per le cicliste che, per la prima volta in oltre quarant’anni, saranno collocate in diversi punti lungo il percorso. “Desideriamo venire incontro alle donne che partecipano al nostro evento: in fondo, ammontano a un sesto dei partecipanti! Inoltre, coccoleremo tutti i ciclisti con delle piccole sorprese lungo il tracciato”, promette Kofler.
Preparativi nei tempi – Proiezione di un film prima del Giro
Per quanto riguarda i preparativi per il Giro delle Dolomiti 2019, sono già in dirittura d’arrivo. “Le settimane scorse sono state molto intense, ma abbiamo gestito bene le complicazioni grandi e piccole. Negli ultimi giorni prima del Giro ci sarà ancora da definire i dettagli e risolvere problemi minori. Desidero cogliere l’occasione per ringraziare fin d’ora tutti i nostri partner. E, naturalmente, ringrazio anche i quasi 80 collaboratori che rendono possibile la realizzazione del Giro delle Dolomiti”, commenta il vicepresidente Luca Gransinigh, responsabile della logistica e del lato agonistico.
Il Giro delle Dolomiti 2019 si apre sabato alle 18:00 con il tradizionale Aperitivogiro. Già prima, alle 14:00 e alle 16:00 alla Fiera di Bolzano e alle 15:00 al Centro Trevi, sarà proiettato il documentario pluripremiato “Wonderful Losers – A Different World“ del regista lituano Arūnas Matelis, che mostra il mondo del ciclismo da un punto di vista inedito: al centro dell’attenzione per una volta non ci sono i vincitori dei grandi giri ciclistici, bensì i gregari, che con fatica e impegno si subordinano al successo del loro capitano e che sacrificano tutto per la vittoria del caposquadra. Il film è stato girato durante un’edizione del Giro d’Italia a cui ha partecipato tra l’altro l’atleta bolzanino Manuel Quinziato.
Foto: Fotostudio3
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