San Candido, 7 ottobre 2021 – È passato un anno da quando un team composto da 10 trail runner era partito per l’AlpFrontTrail. Da Grado il gruppo di atlete e atleti di spicco a livello internazionale aveva percorso in otto giorni la linea del fronte della Prima guerra mondiale tra Italia e Impero Austro-ungarico. Lungo gli 850 chilometri di percorso, con un dislivello pari a 55.000 metri, i partecipanti avevano vissuto numerose avventure, che Harald Wisthaler – uno degli ideatori del trail – aveva impresso con la macchina fotografica. Nei mesi scorsi le immagini migliori sono state presentate nell’ambito di una mostra itinerante a conclusione del progetto, che fino al 1° novembre può essere ancora visitata sul Monte Elmo, nella zona delle 3 Cime nelle Dolomiti in Alta Pusteria.
Martedì 6 ottobre 2020 Daniel Jung, Eva Sperger, Jakob Hermann, Martina Valmassoi, Hannes Perkmann, Marco De Gasperi, Ina Forchthammer, Hannes Namberger, Tom Wagner e l’olimpionica del biathlon Laura Dahlmeier partivano da Grado per cimentarsi nell’AlpFrontTrail. Quest’avventura unica tra le montagne dell’Italia settentrionale ha portato i trail runner dall’Adriatico a Drenchia, Pontebba, Sesto, Passo San Pellegrino, Asiago, Riva del Garda, Passo Tonale e su fino al traguardo a Passo dello Stelvio. Nel corso del trail di otto giorni nell’ottobre dello scorso anno le atlete e gli atleti d’eccezione provenienti dall’intero arco alpino hanno percorso 850 chilometri imbattendosi di continuo in resti della Grande Guerra. Sono passati per campi di battaglia, hanno visitato sacrari, fortezze e musei.
Le esperienze vissute nel faticoso tragitto da Grado al Passo dello Stelvio lungo il fronte dell’epoca sono state catturate in immagini dal fotografo altoatesino Harald Wisthaler. Wisthaler è l’ideatore dell’AlpFront Trail assieme a Philipp Reiter, trail runner in attività e videomaker. Nella scorsa primavera le fotografie più significative sono state stampate da Longo, azienda partner del progetto, su undici colonne imponenti. Da metà maggio in poi le colonne sono state esposte pubblicamente in una mostra itinerante: le immagini accompagnate dai testi di Harald e Verena Wisthaler e di Gabriel Fauster, hanno fatto tappa a San Candido nella zona delle 3 Cime nelle Dolomiti, a Riva del Garda, al Lumen di Plan de Corones, a Bressanone e infine a Innsbruck. Di recente le colonne fotografiche sono state installate sul Monte Elmo. Qui, nel cuore della zona delle 3 Cime nelle Dolomiti, passa il confine tra Italia e Austria e nello stesso punto l’anno scorso è stato presentato il progetto.
“Si può dire che la mostra è tornata a casa, nel punto da cui è partita, e che qui si concluderà. Siamo entusiasti dei feedback estremamente positivi che abbiamo ricevuto nel corso della mostra itinerante sul progetto. L’AlpFrontTrail si è svolto all’insegna del motto ‘per non dimenticare’, un obiettivo che abbiamo raggiunto. Fortunatamente noi delle generazioni successive non abbiamo dovuto vivere la guerra, il terrore e le sofferenze legati a essa. Possiamo vivere in pace. Non è ovvio, come non è ovvia un’Europa senza confini che rende possibili molte libertà, come quella di viaggiare spensierati. Durante la pandemia di coronavirus si è visto come tutto questo possa finire velocemente”, sottolineano Harald Wisthaler e Philipp Reiter, ideatori dell’AlpFrontTrail.
La mostra itinerante sull’AlpFrontTrail sarà visitabile fino al 1° novembre. È possibile raggiungere Monte Elmo, una delle montagne panoramiche più belle tra le Dolomiti, con la cabinovia da Versciaco e con l’Helmjet da Sesto Pusteria. Gli impianti resteranno aperti fino al 1° novembre.
Credits: Harald Wisthaler
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